Parti dalla base: David Cronenberg.
Aggiungi Julianne Moore, John Cusack, Mia Wasikowska e Robert Pattinson.
Unisci con un pizzico di mistero, una spolverata di vendetta, mescolare energicamente.
Il risultato è Maps To The Stars, film del 2014, ambientato a Hollywood
Julianne Moore interpreta una attrice che sta perdendo il successo e si trova ad affrontare i demoni del passato.
Nella Hollywood moderna però non c’è niente che tu non possa ottenere con la fama e il denaro, e la sfiorita Havana cerca di liberarsi dalle sue ossessioni con l’aiuto del terapista Stafford Weiss.
La nuova assistente dell’attrice, Agatha, è una giovane ragazza appena arrivata a LA. La sua amicizia con l’autista, e aspirante attore, Jerome (Robert Pattinson) innescherà una serie di eventi che porterà i personaggi a incontrarsi e a svelare le relazioni che li accomunano.
Il lavoro che svolgono David Cronenberg alla regia e Bruce Wagner alla sceneggiatura è una caratterizzazione definita di quello che potrebbe essere Hollywood oggi
Non manca certo una critica specifica al sistema attoriale odierno, affiancato a una storia affascinante e misteriosa portata avanti da Agatha.
Ma andiamo con ordine. Questo meta racconto del mondo del cinema di oggi viene incarnata da Havana, attrice non più nel fiore degli anni, che sta perdendo l’appeal che aveva sulle grandi produzioni.
Volubile e a volte meschina prende sotto la propria ala Agatha nelle vesti di assistente personale, pensando che questo possa salvarla dalla insoddisfazione che la accompagna da quando non riesce più a lavorare.
L’altra faccia di questo tema è Benjie Weiss, interpretato da Evan Bird. Attore adolescente molto ricercato che si perde nella vita hollywoodiana e, come nell’immaginario comune, è un baby star viziata e capricciosa.
Mentre non puoi parteggiare per questo personaggio così rabbioso e sregolato, ti potresti appassionare alla causa di Agatha.
Nessun “Buono” e nessun “Cattivo” in questo film, ma la storia della giovane assistente si scopre piano, mentre i minuti scorrono sul grande schermo.
Il personaggio interpretato in modo meraviglioso dalla Wasikowska, è in cerca della sua famiglia, ma anche della propria strada. Il suo percorso attraversa la vita degli altri personaggi e la sua ossessione viene fuori man mano che gli scheletri escono dall’armadio.
Niente rimane incompiuto e tutti i protagonisti rivelano sé stessi, alla fine
Gli ingredienti ci sono tutti, un bel connubio tra i sapori forti delle dinamiche tra i personaggi che si sposano con quelli più delicati della critica verso la vita di Hollywood, oasi felice da cui nessuno vuole uscire.
Con il rischio che siano una serie di cliché messi insieme da un regista che preferisce vivere e lavorare in Canada, Maps to the Stars non perde fascino e originalità.