Da Pittore a Visionario. La carriera di David Lynch

david lynch

Cinema, TV, musica, dipinti e anche una miscela di caffè, stiamo parlando del creatore di tutto questo e molto altro, il visionario David Lynch.

Un uomo che ha creato successi cult negli anni ’90, ha portato sul grande schermo opere disturbanti e controverse, ma anche film basati sui sentimenti.

La carriera di Mr. Lynch, come avrai capito, è un’esplosione di colori diversi

Il suo amore per l’arte è nato durante il liceo, dove ha iniziato a frequentare lezioni al Corcoran School of Art. Dopo la fine della scuola, il giovane Lynch inizia un viaggio che lo porta per il mondo, e gli permette di continuare a studiare arte.

La sua carriera da regista inizia negli anni ’60 con la produzione di alcuni cortometraggi, come Six Men Getting Sick (1966) e The Grandmother (1970).

All’inizio degli anni ’70 comincia la lunga lavorazione del suo primo film, Eraserhead, pellicola in bianco e nero portata in sala solo nel 1977.

La sua opera prima mostra alcuni degli aspetti che Lynch trasporterà nei film successivi. Eraserhead è infatti un racconto bizzarro, una visione cupa del mondo, dalle sfumature surreali.

Il film successivo è un lavoro completamente diverso. The Elephant Man (1980), con John Hurt e Anthony Hopkins.

La storia racconta la straziante (e vera) vita di John Merrick e di come ebbe una svolta dopo l’incontro con il Dottor Treves. Il film fu un successo, ricevette 8 nomination agli Oscar, tra cui Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura non Originale per David Lynch.

Da questo momento la sua carriera acquista sempre di più caratteri specifici, uno stile personale autoriale che si basa su una forte componente visionaria che può lasciare lo spettatore disorientato

Dune, Velluto Blu (che nel 2016 compie 30 anni) e Cuore Selvaggio consacrano Lynch a regista di culto.

Tra una produzione e l’altra non lascia mai la sua passione per la pittura e la fotografia, senza che il suo stile perda forza o carattere.

Poi arriva Laura Palmer.

Per la ABC scrive e dirige la serie Twin Peaks. Diventando un punto di riferimento per i telespettatori degli anni ’90, riscuote successo per le due stagioni andate in onda, ma avrà ancora più successo dopo il 1991, quando anche le generazioni più giovani si avvicinano alla storia della piccola città di provincia.

Tutto questo convincere Showtime a produrre un’altra stagione, che andrà in onda nel 2017.

Sul successo di Twin Peaks gira un film-prequel della serie, Fuoco Cammina con Me (del 1992) che non convince critica e pubblico come la versione televisiva.

Successivamente si dedica all’iconico Strade Perdute, film psichedelico dalle tinte forti.
In pieno stile Lynch, questo film riporta insieme il regista e Angelo Badalamenti, per la colonna sonora.

Prova di nuovo con la TV, e porta la trama di Mullholland Drive alla ABC che la rifiutò.
Grazie a finanziamenti esterni, il regista riusce ad adattare per il grande schermo la storia di Rita e Betty. Questo film gli porta la terza nomination all’Oscar, dopo Elephant Man e Blue Velvet.

L’ultima fatica cinematografica risale al 2006, quando gira Inland Empire. In questo film Lynch si occupa di tutti gli aspetti filmici, non solo della regia, ma anche della sceneggiatura e di parte della colonna sonora.

Un autore e un artista a 360 gradi che attraverso la sua spiritualità e il suo talento ci lascia scoprire un mondo visionario e oscuro