Per un abitare momentaneo dei corpi nello spazio, tra maceria e rovina. Pensare un attraversamento che riconsideri il senso del tempo, la materia di cui e? fatto un luogo, la sua memoria, i suoi misteri, marcando altre tracce. Quale relazione immaginare tra i corpi, il luogo e cio? che resta vivo in essi? Come osservare il medesimo frammento e rintracciarne il passaggio dalla maceria alla rovina?
Accanto all’idea di un laboratorio insieme al gruppo teatrale dei nontantoprecisi, la realizzazione di un film da parte di Corrado Chiatti e Mattia Pellegrini, che segua i movimenti di questo corpo-sciame, muta in divenire, con sguardo autonomo, da intendersi come studio poetico dell’abitare.