Cinema news
La giuria sarà composta dal presidente Rutger Hauer e dai giurati Philip Gröning, Ysé Brisson, Roberto Manassero e Veronica Raimo.
Tutti i film sono in prima italiana e concorreranno al primo premio di 3mila euro
Saranno 14 e tutti in prima italiana i lungometraggi in concorso internazionale all’edizione 2019 del Lucca Film Festival e Europa Cinema, la kermesse in programma dal 13 al 21 aprile tra Lucca e Viareggio.
I film in concorso competeranno per i premi “Miglior film” (per un valore di tremila euro al regista), che verrà assegnato dalla giuria composta dal presidente Rutger Hauer e dai giurati Philip Gröning, Ysé Brisson, Roberto Manassero e Veronica Raimo. I film, inoltre, parteciperanno al premio “Miglior lungometraggio – giuria universitaria”, decretato dalla giuria degli studenti e per la “Menzione d’onore” della giuria popolare, realizzata in collaborazione con il Circolo del Cinema di Lucca e Cineforum Ezechiele 25,17.
Anche quest’anno la selezione mette in mostra una straordinaria molteplicità di generi, linguaggi e contenuti, con opere che arrivano direttamente dai più interessanti festival internazionali, compresi quelli di maggior prestigio come Locarno, Berlino, Slamdance e Rotterdam. Tra gli autori in concorso alcuni tra i talenti più luminosi del cinema indipendente e di ricerca.
I titoli selezionati sono: All the Gods in the Sky (Tous les dieux du ciel) di Quarxx (Francia, 2018), The Day After I’m Gone di Nimrod Eldar (Israele, 2019), Dollhouse: The Eradication of Female Subjectivity from American Popular Culture di Nicole Brending (USA, Canada, 2018), Those Who Work (Ceux qui travaillent) di Antoine Russbach (Svizzera, Belgio, 2018), This Teacher di Mark Jackson (USA, 2018), A Family Submerged (Familia sumergida) di María Alché (Argentina, Brasile, Germania, Norvegia, 2018), Ako di Nabi Gholizadeh (Iran, 2018), The Best of Dorien B. di Anke Blondé (Belgio, 2019), Killer Kate! di Elliot Feld (USA, 2018), Zero Impunity di Nicolas Blies e Stéphane Hueber-Blies (Lussemburgo, Francia, 2018), Eternal Winter (Örök tél) di Attila Szász (Ungheria, 2018), Bait di Mark Jenkin (UK, 2019), O Beautiful Night di Xaver Böhm (Germania, 2019) e Thirty (Dreissig) di Simona Kostova (Germania, 2019).
La selezione ufficiale è stata curata da Nicolas Condemi, Stefano Giorgi e Martino Martinelli, del comitato artistico del festival.
Aperte le prevendite. Il programma ufficiale per orari e prezzi sul sito www.luccafilmfstival.it . Prezzi: 20 € abbonamento; 15 € abbonamento ridotto; 9 € giornaliero; 8 € giornaliero ridotto; 5 € evento singolo; 4 € evento singolo ridotto
Lucca Film Festival e Europa Cinema
segreteria@luccafilmfestival.it | www.luccafilmfestival.it.
Ufficio Stampa Lucca Film Festival e Europa Cinema:
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Ufficio stampa mostre: Davis & Co. Lea Codognato e Caterina Briganti; 055/2347273; info@davisandco.it | www.davisandco.it.
Comunicazione e Relazioni esterne Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca:
Marcello Petrozziello e Andrea Salani (0583 472627 ; 340 6550425); comunicazione@fondazionecarilucca.it.
Sinossi dei film
Le proiezioni avranno luogo presso il Cinema Centrale di Lucca.
All the Gods in the Sky (Tous les dieux du ciel) di Quarxx (Francia, 2018) – 15 aprile alle 18.30
Simon è un uomo sulla trentina che lavora in una fabbrica e vive confinato in una fattoria fatiscente da solo con la sorella minore Estelle, gravemente disabile fin da bambina in seguito a un gioco che ha avuto un esito disastroso. Nonostante il profondo rimorso che prova e la violenza del mondo che lo circonda, Simon nutre la speranza disperata di salvare sua sorella liberandola dal peso del mondo. E se la loro salvezza provenisse da “loro”?
The Day After I’m Gone di Nimrod Eldar (Israele, 2019) 14 aprile alle 17.00
Yoram, un veterinario cinquantenne che vive a Tel Aviv, è costretto a riconsiderare il suo rapporto con la figlia adolescente Roni dopo aver scoperto il desiderio di quest’ultima di porre fine alla propria vita. Yoram decide quindi di portarla in viaggio per fare visita alla famiglia della madre: un processo di scoperta, sia reciproca che di se stessi, che si svolge in un deserto primordiale che circonda il Mar Morto.
Dollhouse: The Eradication of Female Subjectivity from American Popular Culture di Nicole Brending (USA, Canada, 2018) 14 aprile alle 18:45
La fittizia pop star ragazzina Junie Spoons non può proprio prendersi una pausa (e non può neanche raccontare la sua stessa storia) in questa selvaggia e forsennata commedia sulla psicologia che sta dietro alla misoginia – la prospettiva mancante della soggettività femminile. Realizzato grazie alla puppet animation e raccontato con uno stile simile a quello dei documentari della serie Behind the Music sul canale VH1, il film ricostruisce l’ascesa e la caduta della carriera di Junie mentre la sua vita è spiattellata su tutti i mezzi di comunicazione e raccontata da coloro che sostengono di conoscerla (un avido produttore discografico, una madre narcisista, un’amica opportunista, alcuni ex fidanzati e altre persone simili) finché Junie non viene inevitabilmente eliminata dalla sua stessa storia.
Those Who Work (Ceux qui travaillent) di Antoine Russbach (Svizzera, Belgio, 2018) 14 aprile alle 15.00
Frank, un uomo d’azione che si è fatto da solo, dedica tutta la sua vita al lavoro. Qualunque sia il luogo o le circostanze, sia di giorno che di notte, Frank è al telefono per gestire le navi mercantili che noleggia per grandi compagnie. Ma nel momento in cui deve affrontare una situazione di crisi, Frank prende una decisione brutale e per questo viene licenziato. Profondamente scosso, tradito da un sistema al quale aveva dato tutto, dovrà gradualmente rimettersi in discussione per salvare l’unico legame che ancora abbia importanza per lui: il rapporto che è riuscito a mantenere con la sua figlia più giovane, Mathilde.
This Teacher di Mark Jackson (USA, 2018) 16 aprile alle 16:45
This Teacher segue la vicenda di Hafsia, una donna francese di religione musulmana, mentre viaggia verso New York per fare visita alla sua migliore amica d’infanzia, di quel tempo in cui entrambe vivevano nei quartieri difficili al di fuori di Parigi. Quando l’incontro tra le due si rivela disastroso, Hafsia ruba la carta di credito e l’identità dell’amica e scompare in una remota baita nel nord dello Stato. Nel profondo dei boschi e da sola per la prima volta nella sua vita, Hafsia sperimenta una rivelazione divina di un’esistenza priva di confini. Ma quando scoprirà di non essere sola in quella proprietà, il soggiorno di Hafsia nella natura si trasformerà gradualmente in un terrificante studio sul sospetto e l’intolleranza che la donna si troverà di fronte, e che creano il ritratto di un’America islamofoba.
A Family Submerged (Familia sumergida) di María Alché (Argentina, Brasile, Germania, Norvegia, 2018) 15 aprile alle 17.00
È estate a Buenos Aires e la sorella di Marcela è improvvisamente venuta a mancare. Mentre Marcela affronta questo lutto, deve anche affrontare la dolorosa incombenza di liberare l’appartamento di sua sorella dai suoi averi, dalle fotografie, dai cimeli di famiglia. Quando Nacho, un giovane amico di sua figlia, si offre di aiutarla, Marcela trova in lui un conforto inaspettato e il loro rapporto si evolve man mano che i due si godono gite e avventure insieme. Durante questi giorni difficili e confusi, il passato e il presente di Marcela si intrecceranno e lei inizierà a mettere in discussione il proprio senso di sé, mentre l’urgenza della vita di tutti i giorni comincia a farsi sentire.
Ako di Nabi Gholizadeh (Iran, 2018) 19 aprile alle 15.00
Il gran bazaar di Tehran. Ogni prodotto ha la sua storia e ogni facchino ha il suo segreto. Ako non vuole che qualcuno scopra il suo segreto.
The Best of Dorien B. di Anke Blondé (Belgio, 2019) 18 aprile alle 17.00
La trentasettenne Dorien ha una fiorente clinica veterinaria, due bambini adorabili e un marito di successo. Tutto sembra perfetto, almeno in apparenza. Tuttavia c’è qualcosa che non va. “Buco nero di dimensioni sconosciute”, titolano i giornali. Questo potrebbe applicarsi benissimo anche alla sua vita. Non sa esattamente quando sia successo, ma in qualche punto del suo cammino le cose hanno cominciato ad andare storte. Le cattive notizie non arrivano mai da sole in The Best of Dorien B., un dramma misurato, umano e dalla comicità molto asciutta. O forse si tratta di una commedia drammatica sulle opportunità create dalla sfortuna? I problemi coniugali dei suoi genitori, una tresca portata avanti troppo a lungo e una sgradevole visita all’ospedale gettano luci diverse sulla vita di Dorien.
Killer Kate! di Elliot Feld (USA, 2018) 17 aprile alle 15.00
Kate e sua sorella Angie non si parlano da quando quest’ultima è andata al college e ha lasciato Kate da sola a prendersi cura del padre malato. Sette anni dopo essersene andata, in segno di riconciliazione, Angie invita Kate al proprio addio al nubilato – un weekend in un’isolata casa di montagna, prenotato su una nuova app di home-sharing. Le donne non sanno che prenotando questa casa stanno entrando in una trappola congegnata da una disturbata famiglia di assassini dilettanti e assetati di sangue che desiderano porre rimedio a un torto cosmico. Presto diventeranno involontariamente partecipi in un selvaggio e spesso ridicolo scontro all’ultimo sangue che contrappone famiglia contro famiglia, passato contro presente.
Zero Impunity di Nicolas Blies e Stéphane Hueber-Blies (Lussemburgo, Francia, 2018) 18 aprile alle 19.00
Un ambizioso progetto transmediale che costituisce il fulcro di una campagna globale per porre fine all’impunità per la violenza sessuale negli attuali conflitti armati. Una combinazione di giornalismo investigativo e attivismo, che attraversa zone di guerra, aule di tribunale e celle delle prigioni, con lo scopo di fare luce sugli oscuri meccanismi utilizzati per far passare sotto silenzio i crimini sessuali e mettere a tacere i sopravvissuti a tali abusi sessuali. Un documentario per chiedere a gran voce giustizia, esortandoci ad agire.
Eternal Winter (Örök tél) di Attila Szász (Ungheria, 2018) 18 aprile alle 15.00
Natale 1944. I soldati sovietici invadono l’Ungheria e portano via da un piccolo villaggio ogni giovane donna di etnia tedesca per trasportarle tutte verso un campo di lavoro sovietico dove saranno costrette a lavorare nelle miniere di carbone in condizioni disumane. È qui che Irén incontra Rajmund, anche lui prigioniero, che decide di insegnarle come sopravvivere. Sebbene Irén sia determinata a tornare a casa dalla figlia piccola e dalla sua famiglia, la storia e il destino hanno un piano diverso: Irén e Rajmund si innamorano. Tratto da una storia vera. Eternal Winter è il primo lungometraggio sulle 700.000 vittime ungheresi dei campi di lavoro sovietici, le cui storie sono rimaste ignote per oltre 70 anni.
Bait di Mark Jenkin (UK, 2019) 20 aprile alle 15.00
Martin Ward è un pescatore senza una barca. Suo fratello Steven ha riadattato l’imbarcazione appartenuta al loro padre in un battello turistico, creando un contrasto tra i due fratelli. Con la loro casa d’infanzia ormai adibita ad alloggio per turisti, Martin è stato costretto a trasferirsi nella proprietà che si trova al di sopra del pittoresco porto. Mentre la sua lotta per riportare la famiglia nel luogo originario crea sempre maggiori attriti con i turisti e gli abitanti del posto, una tragedia che colpisce al cuore la famiglia di Martin cambia il suo mondo.
O Beautiful Night di Xaver Böhm (Germania, 2019) 19 aprile alle 16.30
Sebbene Juri sia giovane, vive con la costante paura di morire. Gli attacchi di panico notturni per lui fanno parte della routine, ma una notte si imbatte in una figura oscura che afferma di essere la Morte incarnata. Inizia così un bizzarro viaggio faustiano che dura per tutta la notte, durante il quale Juri incontra Nina e si innamora di lei. Ma alle prime luci dell’alba uno dei due dovrà morire.
Thirty (Dreissig) di Simona Kostova (Germania, 2019) 19 aprile alle 18.30
24 ore nella vita di un gruppo di amici, un venerdì di ottobre a Berlino. I sei amici sono poco più che trentenni, senza legami e tutti residenti nel quartiere di Neukölln. Övünç è uno scrittore alle prese con un blocco creativo. Pascal, pur avendo successo a livello professionale, è ossessionato dal desiderio di abbandonare la sua vita attuale per cominciarne una nuova – senza però sapere sul serio in cosa consisterebbe quest’ultima. Pascal è appena tornato single dopo la fine della sua relazione con Raha, un’attrice che spera di veder progredire la propria carriera, ma il cui successo tarda ad arrivare. Kara preferisce irrompere nelle case degli amici piuttosto che rimanere nel proprio appartamento. Henner trascorre la giornata in un bar qualunque e qui incontra Anja, che da lì in poi farà parte del gruppo. Quella notte gli amici si radunano per festeggiare il compleanno di Övünç. Decidono quindi di dare una svolta alle loro giornate opprimenti con un’incursione nell’eccitante vita notturna berlinese, girovagando per le strade e i bar di Neukölln alla ricerca di un piccolo premio, una ricompensa per tutto ciò che hanno sopportato durante il giorno.
Il Lucca Film Festival e Europa Cinema, presieduto da Nicola Borrelli, è tra gli eventi di punta delle manifestazioni organizzate e sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Banca Generali Private e Banca Pictet sono i Main Sponsor della manifestazione e le mostre sono prodotte con il sostegno di Societe Generale. Il festival si avvale inoltre del supporto di Fondazione Banca del Monte di Lucca, Lucar S.p.A, ICare, Martinelli Luce, Wella, Lions Club Lucca Le Mura, Luccaorganizza, Il Ciocco S.p.A, Cantina Campo alle Comete, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Comune di Lucca, Comune di Viareggio della collaborazione e co produzione di Provincia di Lucca, Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Teatro del Giglio di Lucca, Fondazione Giacomo Puccini e Puccini Museum – Casa Natale, Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti, Fondazione UIBI, Università degli Studi di Firenze, Accademia di Belle Arti di Carrara, CNA Cinema e Audiovisivo Toscana, Istituto Luigi Boccherini e Liceo Artistico Musicale e Coreutico Augusto Passaglia. Si ringraziano anche Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), Lucca Comics & Games, la Direzione Regionale di Trenitalia, Unicoop Firenze, Confcommercio delle Province di Lucca e Massa Carrara, il Corso di Laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa e Photolux Festival per la collaborazione.
Il Lucca Film Festival e Europa Cinema è un evento a cadenza annuale di celebrazione e diffusione della cultura cinematografica. Attraverso proiezioni, mostre, convegni e concerti – spaziando dal cinema sperimentale al mainstream – il festival riesce a coinvolgere ogni anno un pubblico sempre più ampio. Nel corso delle edizioni il Festival è riuscito a distinguersi tra i tanti mediante programmazioni audaci, ma al contempo attentamente studiate; è stato capace di omaggiare personalità affermate del mondo del cinema, di riscoprirne altre e “scommettere” su di nuove. A coronare il tutto contribuiscono le belle cornici di Lucca e Viareggio, città in cui il festival si è ormai imposto diventando un appuntamento atteso ed imperdibile in Italia e in Europa.