Gli aggettivi che ti vengono in mente quando pensi a uno dei film di David Cronenberg potrebbero riguardare i temi violenti e oscuri a cui spesso si dedica.
D’altro canto non puoi evitare di guardarli, perché disegnano un lato dell’uomo e della condizione umana che solo un autore e un artista come lui può fare.
I suoi personaggi sono complessi caratteri dalla storia interessante, spesso combattivi e con un lato oscuro.
Oppure alla ricerca di qualcosa, come curiosi cercatori d’oro che spesso conducono alla violenza.
Che sia in Cosmopolis, dal romanzo di Don Delillo, alla ragazza di Maps to the Stars, interpretata da Mia Wasikowska, non puoi che viaggiare con loro alla scoperta del mondo.
La vita è un virus che ti invade e ti mostra la realtà come una allucinazione di uno stato delirante.
Classe 1943, canadese, dedica i suoi studi alla filosofia e al cinema. David Cronenberg si interessa di fantascienza fin da subito, quando inizia a lavorare sui primi cortometraggi.
Il suo film, Stereo del 1969 apre le danze. Il successo verrà confermato dal primo lungometraggio distribuito su vasta scala, Shivers, del 1975.
Le tematiche riguardano il cambiamento dell’uomo, a livello psicologico, che alla fine si riflette sul corpo.
La scienza cerca di migliorare la condizione umana attraverso esperimenti che hanno risultati inaspettati. Lo scienziato diventa parte dell’esperimento stesso nel suo capolavoro La Mosca del 1986.
Il film successivo, Inseparabili, del 1988 mostra lo sdoppiamento della personalità.
Jeremy Irons interpreta due gemelli, che condividono tutto, fino a perdere la linea che li separa. Anche agli occhi dello spettatore.
Se ripercorri la carriera di David Cronenberg incontrerai ancora pellicole famose, come M. Butterfly del 1993, Crash del ‘96 e Spider del 2002.
Entri negli anni 2000 e incontri Viggo Mortensen in A History of Violence del 2005 e La Promessa Dell’Assassino del 2007.
Questi ultimi due titoli sono dedicati alla violenza.
Come questa sia parte di alcuni esseri umani, da come alcune persone vorrebbero scappare da questa loro intrinseca ricerca di violenza. Come cambia un uomo quando la accetta e cede alle sue inclinazioni, anche a discapito dell’amore.
Non possiamo che citare anche A Dangerous Method, dove la storia dei fondatori della psicoanalisi, Carl Jung e Sigmund Freud, porta alla luce tutte le intenzioni di David Cronenberg.
Il film potrebbe non essere il preferito dei fan puristi dell’autore, ma sicuramente è il più esplicito nello spiegare il punto di vista di Cronenberg.
L’essere umano fatto di relazioni e cambiamenti, alla continua scoperta di sé.
Nel 2014, durante una pausa dalla regia, David Cronenberg è tornato alla scrittura.
All’inizio della carriera, si era dilettato nella stesura di alcuni racconti fantascientifici. Questa passione non ha mai abbandonato il regista che ha pubblicato Consumed (in Italia con il titolo Divorato).
La storia segue due giornalisti che si trovano coinvolti nell’omicidio di una donna francese.
Non serve aggiungere che tutti i migliori ingredienti delle opere di Cronenberg siano trasferite anche sulla carta stampata.
Non presente fisicamente per problemi di salute al Lucca Film Festival 2015, David Cronenberg ha parlato al pubblico presente al Cinema Centrale, in collegamento Skype, con il suo tono calmo e pacato. Quasi un contrasto con i suoi film.