In un futuro non molto lontano, una donna (“N”) guida il suo handcar lungo i binari. Contrabbandiera insensibile e indurita dalla vita, accompagna una giovane donna pia e il suo bambino attraverso il confine per metterli al sicuro. Un uomo, presumibilmente suo marito e padre del bambino, li porta via con sé. Qualche tempo dopo aver completato la sua missione, a N viene rubato l’handcar da alcuni sconosciuti. Vagando da sola nella foresta, si rifugia in una capanna abbandonata. La mattina seguente, scopre un corpo che giace alla sponda di un ruscello che scorre nelle vicinanze: è quello della giovane donna vista in precedenza. Nonostante sia in pessime condizioni, la donna è ancora viva e N decide di prendersi cura di lei. Continuando il suo vagabondaggio, si imbatte in una specie di pira pagana, sulla quale giace un piccolo cadavere carbonizzato: si tratta del figlio della giovane donna. A poco a poco, le due donne prendono confidenza. Una volta rimessa in piedi, la giovane donna affronta N riguardo alla sua empietà e alle sue vere motivazioni. Soffrendo il freddo e la fame, circondate da una terra inospitale, le due donne vedono le proprie convinzioni vacillare e si riuniscono in un profondo scambio emotivo.