Cinema: “Murmur”, sul dramma della solitudine, è il miglior film del concorso del Lucca Film Festival e Europa Cinema
“Boy Meets Gun” si aggiudica due riconoscimenti: i premi della giuria popolare e della giuria universitaria. Si aggiudica il premio di Lucca 48, il cortometraggio “ventiseisettembre2020” del team I Beati Poli. “Anche gli uomini hanno fame”, un racconto della povertà in Salento tra gli anni ’60 e ’70, di Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli, Andrea Settembrini si aggiudica il premio Miglior Cortometraggio. Il premio Miglior Costumi di Effetto Cinema Notte è andato a “Lebowski – Cocktail Bar” (piazza San Michele) con “Alice in Wonderland”, di Tim Burton (2010).
“Murmur” di Heather Young, esordio alla regia della giovane cineasta canadese, vince il premio Miglior Film del Concorso Internazionale dei lungometraggi del Lucca Film Festival e Europa Cinema. Il premio (3.000 euro) è stato assegnato dalla giuria composta dai registi e attori Claudio Giovannesi, Anita Kravos, Daniele Ciprì, Massimo Gaudioso e Roberta Mastromichele. I premi sono stati consegnati nella cerimonia di premiazione il 3 ottobre, al cinema Astra.
“Per l’abilità – si legge nelle motivazioni della giuria – con cui la regista riesce a raccontare con estremo rigore e senza alcun artificio, l’inadeguatezza del vivere e la caparbietà di non rassegnarsi a un’esistenza predestinata”.
Premio della Giuria popolare è andato al film “Boy Meets Gun” di Joost van Hezik che si è aggiudicato anche il Premio della Giuria universitaria. “Capace – si legge nella motivazione della giuria studentesca – di sparare lo spettatore all’interno di una storia magnetica, resa ancora più avvincente dalla potenza dell’accompagnamento musicale, dall’ironia tragicomica e da una sceneggiatura originale che – al netto delle citazioni – riesce a creare un vortice di situazioni impreviste che conducono a un finale spiazzante”. Il film del regista olandese racconta di Marteen Moreau un professore universitario che ormai non ha più stimoli di interesse, in una vita che trova ripetitiva e noiosa, fino a quando un giorno trova una pistola smarrita da un rapinatore e da quel momento la sua vita cambia.
Ad aggiudicarsi, invece, il premio Miglior Cortometraggio (500 euro), assegnato dalla giuria composta da Alberto Tempi, Amelia Nanni, Arianna Lodeserto e Jonas Schnyder è “Anche gli uomini hanno fame” di Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli, Andrea Settembrini: un racconto della povertà in Salento tra gli anni ’60 e ’70. “Il Salento – si legge nella motivazione ufficiale – prima della sua “invenzione”, cosiddetta turistica, fu una terra poverissima. Un paesaggio stretto, lembo di fughe o di attesa, restituito con rigore e poesia in questa ricerca d’archivio. Cartolina al rovescio – brumosa, verticale e non contraffatta – in cui si mostra il ritratto ermetico di un bar che esiste ancora e della gente che era, partiva, arrivava: tutta una vita devoluta al lavoro più amaro. Nei duelli con la vita di paese, c’è anche un cinema che appare in giardino. Per lo sguardo, la fotografia e la sintesi, vince come miglior cortometraggio Anche gli uomini hanno fame, di Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli e Andrea Settembrini”.
Le menzioni speciali della sezione cortometraggi sono andate a “A Janela” di Patrícia Sobreiro e a “I heard silence from her” di Geena Jung.
Il premio Miglior Cortometraggio per la giuria studentesca viene invece assegnato a “Nunca te dejé sola” di Mireia Noguera con la seguente motivazione: “Per la delicata forza con cui le immagini rappresentano la memoria e i traumi delle protagoniste, per la consapevolezza registica nel creare meccanismi di tensione giocando con la tecnica, per la capacità di suscitare empatia nello spettatore”.
Durante la cerimonia di premiazione inoltre sono stati consegnati altri due premi, quello di Effetto Cinema Notte e Lucca 48. Il Premio Migliori Costumi di Effetto Cinema Notte, sponsorizzato da Confcommercio Lucca e Massa Carrara è andato a “Lebowski – Cocktail Bar” (piazza San Michele) con “Alice in Wonderland”, di Tim Burton (2010).
Il premio di Lucca 48, contest cinematografico rivolto a filmmaker esordienti, dove i partecipanti erano tenuti a realizzare un cortometraggio in 48 ore è stato consegnato a lavoro dal titolo “ventiseisettembre2020” del gruppo “I Beati Poli”. Nell’occasione è stato consegnato anche il premio Sofidel, sponsor di Lucca48 all’interno di Lucca Film Festival ed Europa Cinema 2020 a “Unrolling the Future – The Sustainability Short Film Award”, assegnato al cortometraggio che più si è distinto nel rappresentare temi legati alla sostenibilità.
PALMARES
Premio Miglior Film del Concorso Internazionale Lungometraggi LFFEC (euro 3.000): Murmur di Heather Young, Canada, 2019, 84’, col.
Donna è stata da poco arrestata per guida in stato di ebbrezza e viene mandata a fare volontariato in un rifugio locale per animali. Quando vede che un cane anziano sta per essere soppresso, Donna decide di prenderlo con sé per riempire il vuoto che sente. Comincia così a portare a casa sempre più animali fino a perdere il controllo della situazione.
Premio Film Concorso Internazionale Cortometraggi LFFEC (euro 500): Anche gli uomini hanno fame di Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli, Andrea Settembrini, Italia, 2019, 20’, b/w col.
Tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 il Salento era una delle regioni più povere d’Italia. La fame ha costretto circa 150.000 persone a lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove. A Gagliano del Capo, un piccolo paese del profondo sud, c’è chi ha scelto di andarsene e chi è rimasto.
Premio della Giuria popolare e Premio della Giuria universitaria Miglior Lungometraggio: Boy Meets Gun di Joost van Hezik, Paesi Bassi, 2019, 86’
Marteen Moreau è un professore universitario che ormai non ha più stimoli di interesse in una vita che trova ripetitiva e noiosa. Un giorno un rapinatore smarrisce la pistola con cui ha ucciso una cassiera in un supermercato. Marteen se ne impossessa e da quel momento la sua vita cambia.
Menzione speciale Cortometraggi LFFEC, EX EQUO:
A Janela di Patrícia Sobreiro, Portogallo, 2019, 6’48’
Una visione personale e intima di una Finestra, che si fonde con il ricordo di una nonna.
I heard silence from her di Geena Jung, Sud Corea, 2020, 28’14’’, col.
In una città piena di vecchie case. Il grido di un bambino irrompe nella città piena e silenziosa, facendo sì che i cani si uniscano ai loro abbaiare. In un vicolo buio e stretto, si trova una ragazza piena di nervosismo.
Premio Miglior Cortometraggio per la giuria studentesca: Nunca te dejé sola di Mireia Noguera, Spagna, 2019, 18’18’’, col.
Claudia, un’adolescente che ha sempre provato una strana avversione nei confronti della madre, la accompagna a ripulire la loro vecchia casa di famiglia, dove passavano le estati, e una volta lì, Claudia è perseguitata dai fantasmi del suo passato, non vedendo altra scelta se non quella di affrontare la verità da cui è scappata per tutta la vita.