PunkDada Situation è una delle grandi mostre organizzate dal Lucca Film Festival e Europa Cinema 2017 in collaborazione con La Fondazione Ragghianti. Situata nel rinnovato “mezzanino” della Fondazione Ragghianti, l’esposizione è stata inaugurata Lunedì 3 Aprile alla presenza di John Tiberi, fotografo ufficiale e road manager dei Sex Pistols, di Julien Temple, leggendario regista musicale premiato dal Lucca Film Festival e Europa Cinema, autore di video musical per i Sex Pistols e di un documentario a loro dedicato La grande truffa del rock ’n roll. Nella pellicola viene descritta la “truffa” ordita da parte del manager dei Sex Pistols, il quale sarebbe reo di aver costruito l’immagine punk del gruppo per guadagnare sulla loro popolarità e il loro spirito ribelle e rivoluzionario. Come ha detto John Tiberi, autore delle fotografie esposte, la mostra darà finalmente la possibilità di osservare un Sid Vicious e un Johnny Rotten diversi. Lontani dalle telecamere, i “ragazzacci” inglesi si rivelano al pubblico come un gruppo di giovani amici, quasi una famiglia. Alessandro Romanini, curatore della mostra, ha raccontato infatti del legame “familiare” dei Pistols dovuto al fatto che tutti loro provenivano da situazioni e quartieri disagiati, con genitori poco presenti o addirittura assenti.
Punk: un vero movimento avanguardista
Lo spazio espositivo presenta una grande retrospettiva dedicata a Julien Temple e alla musica punk, avvalendosi di strumenti video ed audio e di alcune lettere e documenti autografi che legano i Sex Pistols al mondo della pubblicità e del consumo. Ciò che la mostra si promette di fare è andare oltre alla mera visione consumistica e commerciale della band e più in generale del movimento punk, etichettato troppo spesso come un momento e un movimento di ribellione giovanile, una miccia che era destinata a spegnersi presto. Il punk è stato l’ultimo vero movimento avanguardista dell’arte occidentale e la mostra riporta anche i primi testi autografi della rivoluzione punk tradotti.
Dada: l’estetica del punk
Non a caso infatti la mostra reca anche il nome “Dada” nel titolo. Tramite alcune fotografie esposte, fotografie di giovani truccate e vestite in pieno stile dada-punk, con acconciature bizzarre e abiti provocanti, si può notare il sottilissimo confine tra la “moda” e il movimento stesso. Grazie al lavoro espositivo di Alessandro Romanini e alla camera di John Tiberi si possono scoprire i legami che collegano l’estetica punk con correnti moderne e contemporanee, mettendo in luce il valore culturale e non quello commerciale del movimento punk. Dalla metà degli anni ’70 il mondo è cambiato grazie ai Sex Pistols e alle persone e ai luoghi a loro vicini: il manager Malcom McLaren, Vivienne Westwood, i cento club dove si sono tenuti i primi concerti, lo storico negozio di King’s Road. I centri, insomma, dell’ultima vera rivoluzione artistica e culturale.
La mostra sarà visitabile fino al primo Maggio.